Al mondo esistono circa 2000 tipi di frutti diversi di cui conosciamo e consumiamo solo una minima parte. In mezzo a tutta questa varietà troviamo frutti davvero strani ai nostri occhi a causa del loro aspetto, del loro gusto o di alcune caratteristiche particolari che li rendono unici al mondo. Oggi vi parleremo di uno di questi frutti strani: il biribà, un frutto brasiliano giallo e pieno di punte che quando viene gustato ricorda un rinfrescante dolce al limone.
Frutti strani nel mondo
Le diverse varietà di frutta esistenti sono la prova della fantasia smisurata di madre natura. Alcuni tipi di frutta hanno caratteristiche davvero peculiari che possono lasciare di stucco chi le incontra per la prima volta.
Alcuni frutti sono strani a causa del loro aspetto. Parliamo ad esempio della cosiddetta mano di Buddha, un agrume esotico che ricorda il cedro e ha una forma simile a una mano con tanto di dita affusolate. Oppure pensiamo alla Monstera deliziosa, un frutto tropicale lungo e stretto che assomiglia a una pannocchia completamente ricoperta di scaglie verdi esagonali. Solo staccando queste scaglie si potrà raggiungere la sua deliziosa polpa che sa di ananas.
Esistono poi molti frutti esotici che stupiscono per il loro gusto sorprendente. Vi abbiamo già parlato delle banane rosse che sanno di lampone, ma esiste anche il phylasis, frutto che appartiene alla famiglia del pomodoro pur avendo un sapore che ricorda l’ananas e la vaniglia.
Le caratteristiche che possono portarci a considerare un frutto strano non sono però finite qui. Il Durian ad esempio è un frutto dal sapore delizioso ma dall’odore nauseabondo, tanto che a Singapore è illegale mangiarlo in metropolitana e in altri luoghi pubblici. Un altro frutto davvero unico è il Jabuticaba, un frutto simile a un grosso chicco d’uva considerato strano perché nasce direttamente sul tronco di un albero brasiliano.
Frutti strani italiani
Ma esistono anche frutti strani italiani? Certo che sì. Ne è un esempio l’annona di Reggio: un frutto dalla buccia squamosa e il cuore morbido simbolo della provincia di Reggio Calabria. A partire dall’inizio dell’800 infatti la sua sempre maggiore diffusione le ha fatto guadagnare la Denominazione Comunale di Origine (De.c.o.).
Il biribà e le sue stranezze
Tra tutti questi frutti particolari oggi puntiamo i riflettori su quello che viene definito da alcuni il più strano al mondo. Scopriamo insieme il perché.
Il biribà è il frutto di una pianta tropicale chiamata Annona Mucosa. Originario del Brasile, viene coltivato anche in Messico, in Argentina e in altre zone del Sud America. Reperirlo in Europa è invece più complicato, a meno che non ci si rivolga al mercato online.
Le sue stranezze iniziano fin dalla pianta, un albero che produce fiori ermafroditi con petali pelosi e carnosi. Il frutto è a forma di cuore e il colore va dal verde al giallo intenso quando maturo.
Un’altra cosa strana del biribà è la buccia che lo fa assomigliare ai capelli di Lisa Simpson. La parte esterna è infatti composta da una serie di escrescenze coniche e gialle che diventano scure quando giungono a completa maturazione o quando vengono toccate con le mani.
All’interno invece troviamo una polpa traslucida e succosa con diversi semi di quasi 2 cm. Il suo gusto è delizioso ma la sua consistenza in bocca è strana, forse non adatta a tutti. Il biribà è stato infatti soprannominato “slot fruit”, cioè “frutto del moccio”, proprio a causa della sua consistenza densa e viscosa.
Nonostante ciò, non bisogna farsi scoraggiare dalla sua consistenza particolare perché il suo sapore è davvero ottimo. Alcuni lo hanno paragonato a quello di una torta meringata al limone, altri a un sorbetto. Quello del biribà è infatti un gusto rinfrescante che sa di limone ma che presenta anche note dolci e tropicali che ricordano altri frutti come il cocco e la banana.
Come si mangia il biribà?
Il biribà viene spesso consumato crudo, tagliandolo semplicemente a fette. In Brasile viene usato per creare una bevanda cremosa a base di latte e viene fermentato per produrre un vino (Morton, J. 1987).
Noi vi proponiamo invece di preparare un succo sano e dal gusto intenso. Basterà prelevare la polpa del biribà eliminando i semi e metterla in un colino appoggiato sopra a un contenitore. La polpa va schiacciata con un cucchiaio fino a ottenere 200 ml di un succo denso. A questo punto bisogna mettere in un frullatore il succo del biribà, due bicchieri d’acqua, il succo di mezzo limone e due cucchiaini di zucchero di canna. Frulliamo il tutto e serviamo con due cubetti di ghiaccio. Vi sentirete ai tropici fin dal primo sorso.