Taiwan negli ultimi tempi non se la sta vedendo troppo bene, la Repubblica Popolare Cinese sta facendo di tutto per mostrare la sua ostilità e volontà di ri-accaparrarsi l’isola. A parte qualche jet inviato sul suo spazio aereo, la Cina ha giocato quasi tutto sul blocco delle importazioni di frutta, settore nel quale Taiwan è forte, fortissima.
Cherimoya: il frutto
Per iniziare, l’importazione di ananas da Taiwan alla Cina è stata sospesa dal 1° marzo 2021. La Cina continentale era la principale destinataria dell’esportazione di ananas taiwanesi, ricoprendo oltre il 90% del mercato delle sue esportazioni. Fortunatamente, dopo il ban, la situazione delle esportazioni di ananas di Taiwan ha cambiato direzione: da un lato verso il Giappone, dove da gennaio a luglio di quest’anno, le importazioni di ananas di Taiwan sono aumentate più di sette volte, poi verso Hong Kong, dove le esportazioni sono aumentate di quasi 5,5 volte.
Un bel giorno dello scorso settembre, inoltre, Pechino si è svegliata sostenendo di aver rilevato la presenza di parassiti in due frutti importati da Taiwan: la Cherimoya (o Annona Squamosa) e le Wax Apples, chiamate in Italia mele chomphu. Da qui, un altro divieto alle importazioni, con tutte le conseguenze del caso.
La Cherimoya, il frutto preferito da Mark Twain
Conosciuta anche come Sugar Apple, Mark Twain una volta si riferì alla cherimoya come “il frutto più delizioso conosciuto dagli uomini”. Si tratta del frutto dell’Annona squamosa, la specie di Annona più coltivata e originaria del clima tropicale delle Americhe e delle Indie Occidentali. La cherimoya di Taiwan proviene invece dalla contea di Taitung, che produce il maggior volume di questo frutto nell’isola.
Cherimoya: come si mangia
Come tanti frutti tropicali, la “mela zuccherina” ha un grande apporto di vitamine —soprattutto C — e zuccheri, ma anche di fibre, che la rendono indicata come lassativo e digestivo.
Il suo aspetto è interessante: dimensioni che variano a seconda della specie, ma tendenzialmente grande quanto una mano, forma conica e texture squamosa, color verde carciofo. Il suo sapore è spesso paragonato a quello di un incrocio tra una banana e un ananas, la consistenza è stata descritta come un mix tra quella fibrosa dell’ananas, quella granulosa della pera e quella burrosa del mango.
Un frutto da provare, sicuramente, ma facendo attenzione ai semi, che schiacciati possono essere velenosi (in alcune zone di produzione, vengono utilizzati come insetticidi).
L’Annona Squamosa coltivata anche in Calabria
La cherimoya è cara. E non per forza esotica: viene coltivata anche in Calabria, dove ha ricevuto la De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) “Annona di Reggio”. Il frutto rimane comunque un po’ difficile da reperire, ma nel caso vi capiti di trovarla in un qualche banco di primizie, c’è una ricetta di un Los Angeles Times del 1990 che vale la pena provare.
Ricetta del Cherimoya Fruit Bread
- 224g di Farina
- 1 cucchiaino e 1/4 di lievito in polvere
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 100g di zucchero di canna
- 100g di zucchero semolato
- 1/2 cucchiaino di sale
- 75g di burro
- 2 uova
- 2 cucchiai di latte
- 1 tazza di purea di cherimoya
- 1/2 cucchiaino di vaniglia
- 75g di noci
Unite la farina, il lievito, il bicarbonato, gli zuccheri e il sale in una ciotola. In un’altra tazza unite il burro, le uova, il latte, la purea di cherimoya e la vaniglia, mescolando bene.
Mescolate la miscela di cherimoya nel mixdi farina, incorporando bene. Non mescolate troppo. Incorporate le noci. Trasferite in uno stampo da plumcake precedentemente unto.
Infornate a 180°C per 50 o 60 minuti o fino a quando il bastoncino di legno inserito al centro uscirà pulito.
Taiwan vs Cina
Per quanto riguarda la questione frutta di Taiwan e Cina, l’ultima notizia è di un paio di settimane fa e ha visto l’inviato taiwanese presso la World Trade Organization (WTO) esortare Pechino a revocare la sua decisione di sospendere unilateralmente l’importazione dei tre tipi di frutta da Taiwan durante una riunione del comitato del WTO.
In una dichiarazione rilasciata giovedì a Taipei, il COA (Taiwan Council of Agriculture) ha affermato che il paese continuerà a cercare modi per sollevare le proprie preoccupazioni con le autorità cinesi, dichiarandosi ottimista circa una loro risposta positiva.