Leggendo la nostra pagina, uno potrebbe pensare che abbiamo una malcelata ossessione per il Sud Italia in generale e per la Sicilia in particolare. Beh, in effetti è vero. Adoriamo le sue tradizioni affascinanti, come la cucuzza ghiacciata, il modo in cui il suo patrimonio apparentemente inesauribile di frutta, verdura e frutta secca stimola la creatività in cucina, ad esempio creando il latte di pistacchi. Oggi parliamo di un ortaggio siciliano decisamente particolare: il carosello.
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Il cetriolo carosello in realtà è un frutto (appartenente alla specie Cucumis melo L.) anche se viene considerato una verdura per l’uso che se ne fa – come questi ortaggi. È diffuso in Puglia e Sicilia dove prende nomi vari, come scopatizzo o barattiere. L’aspetto è simile al cetriolo, ma la forma è più tondeggiante, pesa di più e soprattutto più dolce e digeribile, a causa dell’assenza della cucurbitacina. Si raccoglie da maggio ad agosto e, viste le difficoltà di conservazione, si consuma generalmente solo in questi mesi.
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Carosello: una tradizione (quasi) dimenticata in Sicilia
Se in Puglia il carosello è molto popolare, negli ultimi anni in Sicilia il suo uso è diminuito, fino quasi a scomparire in alcune aree. In provincia di Agrigento si chiama battagliuni, in provincia di Caltanissetta culazzatu, mentre a Palermo, dove i mercati ne sono fornitissimi, viene chiamato semplicemente carosello.
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Abbiamo chiesto a uno dei venditori del mercato di Ballarò, che nel suo banchetto vende il carosello, perché secondo lui dell’ortaggio, almeno in terra sicula, si sente così poco parlare. Mi ha risposto che nella sua lingua, il bangladese, si chiama Jali Kumra, cetriolo estivo. “Lo comprano ragazzi indiani, senegalesi e dello Sri Lanka,” ci spiega. “Si mangia bollito ma anche fritto e accompagnato dal riso.” Non sembrano affatto cattive idee. In Sicilia insomma si coltiva ma non si mangia: chissà se un curry di Jali Kumra ispirerebbe anche una riottosa signora palermitana.
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Come cucinare il carosello: il carpaccio
Se cercate un modo per consumarlo, crudo o in insalata è sicuramente quello più semplice, ma noi abbiamo un’altra proposta. Il carpaccio di carosello preparato da Antonio Campo è freschissimo, parecchio scenografico e incidentalmente molto facile da preparare. Qui potete vedere il procedimento che vi riportiamo anche qui sotto con gli ingredienti precisi.
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Ingredienti
- 1 carosello
- 200 g di yogurt
- 50 g di tahina
- 20 g di olio + altro per servire
- sale e pepe q.b.
- coriandolo fresco
Sbuccia il carosello e togli i semi interni.
Affetta a mandolina o a mano.
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Mescola insieme yogurt, olio e tahina.
Aggiusta a piacere di sale e pepe.
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Sistema le fette di carosello in un piatto.
Ricopri con la salsa.
Servi con un trito di coriandolo e un filo d’olio a crudo.