Il Natale si avvicina e un libro è sempre un regalo gradito, oltre che utile. Vi state chiedendo cosa mettere sotto l’albero per i vostri parenti e amici dall’animo (e soprattutto dal palato) gourmand? Stupiteli con un volume dedicato alla bontà di frutta e verdura, invitandoli ad approfondire le nobili virtù e la straordinaria versatilità dei prodotti della terra. Ecco la nostra ghiotta selezione.
“La scienza delle verdure” di Dario Bressanini – Edizioni Gribaudo
Non fatevi ingannare dal titolo (e nemmeno dal sottotitolo, “La chimica del pomodoro e della cipolla”). Questo manuale è chiaro e comprensibile anche dai non addetti ai lavori. Merito di Dario Bressanini, docente e ricercatore di chimica, che dopo il best seller “La Scienza della Pasticceria” e “La Scienza della Carne” ha deciso di dedicarsi al mondo dei vegetali svelando i principi chimici e fisici collegati alle verdure che adoperiamo in cucina, dalla A di aglio alla Z di zucca. Grazie a un linguaggio semplice e con l’aiuto di disegni, tabelle, ricette e ed esperimenti illustrati, l’autore presenta le tecniche fondamentali per valorizzare i diversi vegetali e portare in tavola piatti green ricchi di sapore. Volete sapere qual è il segreto per ottenere patate arrosto tenere all’interno e croccanti fuori? O se è vero che aggiungere zucchero o bicarbonato alla salsa di pomodoro ne riduce l’acidità? O, ancora, da dove deriva la credenza secondo cui mangiare carote migliora la vista? Allora dovete leggere questo libro!
“I frutti dimenticati” di Morello Pecchioli – Edizioni Gribaudo
Giuggiola, arancia staccia, mirabolano, sorba, corbezzola, pera mandorlina, biricoccola… Dietro all’espressione “frutti dimenticati” si cela un mondo di colori e sapori unici e affascinanti. La buona notizia è che, sebbene poco note, queste varietà non sono impossibili da trovare, a patto di rivolgersi a mercatini km zero, aziende specializzate o fruttivendoli che hanno fatto della ricerca il loro punto di forza. Morello Pecchioli, direttore di Golosoecurioso e “archeogastronomo”, come lui stesso ama definirsi, passa in disamina una selezione di questi frutti ingiustamente definiti “minori” fornendo per ognuno indicazioni sulla storia, sul luogo di origine, sulle caratteristiche organolettiche, sulle proprietà nutrizionali e sugli usi in cucina con oltre 70 ricette da provare. Qualche esempio? Il liquore al biancospino, il budino di carruba, la torta di corniole, le ciliegie bianche fritte, la carbonara con i fichi secchi, l’anatra in terracotta con melagrana e la tartare di ricciola con le nespole.
“In frutta veritas” di Aida Vittoria Eltanin
Sulla retrocopertina di questo libro si legge: “Amiamo tutti la frutta, in teoria. Quando però si parla di farsi una mega macedonia per pranzo o di superare le due o tre porzioni al giorno, apriti cielo…” Classe 1972 e vegetariana dal 1995, Aida Vittoria Eltanin parte dal seguente assioma: siamo esseri frugivori ma l’abbiamo dimenticato e abbiamo ridotto eccessivamente il consumo di frutta nella nostra alimentazione quotidiana. Oggi molti addirittura “temono” la frutta credendo che faccia ingrassare, che contenga troppi zuccheri o che gonfi la pancia. Per l’autrice, famosa per il blog Vegan in Italy, è necessario un netto cambio di rotta. Questo volume sfata uno dopo l’altro e con precisione di dettagli tutti falsi miti sulla frutta, raccontandoci il punto di vista di chi ha scelto di “vivere di frutta” letteralmente (i fruttariani) e lo fa traendone grande energia.
“La ladra di frutta” di Peter Handke
Tra i consigli di lettura non può mancare questo romanzo dello scrittore e registra austriaco Peter Handke, che nei mesi scorsi ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura 2019. Lui stesso ha definito l’opera il suo “ultimo epos”, sottolineando la vis narrativa della prosa. Tutto comincia un giorno di mezza estate: la puntura di un’ape si trasforma in un segnale, persuadendo il protagonista a lasciare Parigi per mettersi in cammino verso della Piccardia, storica regione del Nord della Francia. Vuole ripercorrere i passi della “ladra di frutta”, una ragazza che gironzola “sgraffignando” i frutti di orti e frutteti. In realtà dietro il suo vagabondaggio c’è un obiettivo preciso: ritrovare la propria madre, scomparsa un anno prima dopo aver lasciato senza preavviso il suo posto di dirigente di banca. Il viaggio della ladra di frutta e quello del narratore finiscono per sovrapporsi grazie a una serie di peripezie, incontri e folgorazioni in cui il ruolo della natura (e in particolare dei frutteti della Piccardia) diventa centrale.