Scommettiamo che anche tu che leggi ti sei chiesto almeno una volta: prugna e susina sono la stessa cosa? Soprattutto adesso che è la loro stagione e le possiamo gustare al massimo del loro gusto. A prima vista, sembrano intercambiabili, ma le differenze esistono e sono più interessanti di quanto si pensi. Iniziamo col dire che entrambi i frutti appartengono alla famiglia del Prunus, ma la distinzione tra prugna e susina si basa soprattutto sull’origine botanica e sulle caratteristiche fisiche.
Le origini e le differenze botaniche
Le differenze tra prugna e susina partono dall’origine botanica. Le prugne provengono dall’albero Prunus Domestica, originario dell’Europa, mentre le susine derivano dal Prunus Salicina, una varietà orientale che arriva dall’Asia, in particolare dal Giappone. Questo fa sì che le susine abbiano una fioritura più precoce rispetto alle prugne europee, il che le rende più sensibili alle gelate. Tuttavia, dal punto di vista del gusto e dell’aspetto, le susine tendono ad avere una polpa più succosa e un sapore leggermente acidulo rispetto alle prugne, che sono generalmente più dolci. Una piccola curiosità? Le prugne che trovi secche sugli scaffali dei supermercati sono spesso derivate da susine.
Aspetto e usi in cucina
A livello visivo, riconoscere una prugna da una susina è facile: le prugne sono tipicamente di colore viola intenso, mentre le susine tendono ad avere una buccia gialla o rossastra. Le prugne sono spesso utilizzate per realizzare conserve, marmellate e dolci, grazie al loro sapore ricco e alla consistenza compatta. Le susine, invece, sono più indicate per essere consumate fresche grazie alla loro consistenza morbida e succosa. Se hai delle prugne a disposizione, puoi anche sperimentare con piatti salati, come le tagliatelle con prugne secche, che danno un twist dolce e interessante alle tue ricette.
Ora, alla prossima cena tra amici puoi flexare la tua conoscenza sulle differenze tra prugna e susina 🙂