Oggi torniamo sui frutti tropicali di cui in pochi hanno sentito parlare e vi presentiamo la karonda, un piccolo frutto rosso che cresce in zone tropicali e viene consumato crudo o cotto.
Carissa carandas: la pianta Indiana che cresce anche sulle rocce
La carissa carandas è una pianta che viene dal Bangladesh e dall’India e che raggiunge i cinque metri di altezza. È un arbusto che cresce anche nelle zone aride dell’Himalaya, addirittura su suoli prevalentemente rocciosi ad altitudini elevate (Monaco Nature Encyclopedia). La carissa tuttavia non è popolare a causa delle sue incredibili capacità di sopravvivenza in ambienti difficili, ma per i piccoli frutti deliziosi che produce: la karonda.
Cos’è la karonda?
La karonda è il frutto della carissa carandas: una bacca rossa e lucida che cresce in piccoli grappoli. Durante la maturazione il colore va dal bianco, passa dal rosso, fino ad arrivare al porpora e al nero. La polpa è rossastra e contiene alcuni semi allungati.
Il sapore della karonda è acidulo e c’è chi dice che ricordi contemporaneamente quello della mela e della fragola. Assaggiare questi frutti in Italia non è facile, a meno che non si decida di coltivare la pianta partendo dai semi che si possono trovare in commercio abbastanza facilmente. Ricorda però che è una pianta che cresce nei climi tropicali e non deve scendere mai sotto i -3°.
La karonda fa bene alla salute?
Sembra proprio di sì essendo ricca di vitamina C e ferro. Alcuni studi dimostrano anche che ha proprietà antiossidanti, antibatteriche e antinfiammatorie (Philippine Medical Plants). Le bacche infine contengono pectina e fibra che aiutano la digestione.
Come si mangiano i frutti della carissa?
La karonda matura può essere consumata cruda, magari con un po’ di zucchero per combattere l’acidulo, oppure usata per preparare marmellate, gelatine, sciroppi e budini. Un’altra possibilità è aggiungere questi piccoli frutti a un frullato tropicale, facendo attenzione a non esagerare per non renderlo troppo acido. Puoi provarli ad esempio insieme ai frutti di bosco, oppure con l’ananas e il mango, per un gusto totalmente tropicale.
I frutti acerbi vengono invece usati per produrre sottaceti, soprattutto in India e in Thailandia. Qui trovi la ricetta per preparane una versione allo stesso tempo dolce, acida e piccante.