Cos’è il frutto della passione?
Il suo nome scientifico è Passiflora Edulis ma è più conosciuto come maracuja, termine che proviene dal nome brasiliano, o, in Italia, come frutto della passione.
Molti credono che il nome italiano derivi da qualche proprietà afrodisiaca del frutto ma le cose non stanno così. In realtà il nome fa riferimento alla Passione di Cristo perché un missionario agostiniano, Emmanuel de Villegas, associò per primo i due concetti a causa dell’aspetto del fiore, che prese il nome di Passione incarnata: “la corona di filamenti colorati che circonda l’ovario era la corona di spine; i 5 stami, le 5 ferite di Gesù; i 3 stigmi, i 3 chiodi; i 5 petali ed i 5 sepali gli apostoli rimasti fedeli a Gesù; l’androginoforo la colonna della flagellazione ed i viticci i flagelli mentre le 5 antere le 5 ferite” (Alimentipedia).
Il frutto della passione è originario del Brasile e cresce prevalentemente in ambienti tropicali e umidi. Ne esistono due varietà, una con la buccia violacea, con frutti piccoli e un gusto più dolce, e l’altra con la buccia gialla, che si presenta con frutti più grandi e un sapore acidulo. L’interno è gelatinoso e contiene numerosi semi neri di medie dimensioni.
In Italia i frutti della passione si trovano abbastanza facilmente nell’area dedicata ai frutti tropicali del supermercato. Noi abbiamo trovato la varietà viola e ne abbiamo comprato qualcuno. I frutti hanno una forma rotonda e sono di piccole dimensioni. Il colore è di un viola omogeneo e quando si aprono si presentano con una polpa gialla dalla consistenza gelatinosa e diversi semi neri. La prima cosa che colpisce è il profumo, dolce e tropicale. La sua polpa invece ha un gusto abbastanza aspro che per certi versi ricorda gli agrumi.
La pianta di Maracuja
La pianta è un arbusto rampicante della famiglia delle Passifloracee che può diventare alta fino a 6 metri. Oltre ai piccoli frutti la prima cosa che colpisce di questa pianta sono i suoi fiori. Il loro aspetto è incredibile: grandi fino a 10 cm, si presentano con una corona di filamenti che vanno dal viola al rosso su una fila di petali bianchi. Al centro, il pistillo gigante sembra un’opera d’arte.
Coltivare in modo casalingo la pianta del frutto della passione non è così semplice. Prima di tutto bisogna vivere in un luogo dal clima caldo, dove in inverno la temperatura non scende sotto ai 5°. Inoltre, quella del Maracuja è una pianta tropicale quindi richiede il pieno sole ma bisogna garantirgli anche molta umidità costante. Per questo motivo sono necessarie irrigazioni abbondanti e frequenti.
Proprietà del frutto della passione
Il frutto della passione ha delle caratteristiche nutrizionali molto interessanti. È ricco di vitamina A, B, C ed E, betacarotene e sali minerali come ferro, fosforo e potassio. Inoltre è composto dal 73% di acqua, contiene zuccheri semplici, pectina, che fa bene all’intestino, e acidi grassi come l’Omega 3, utili per la salute della pelle e dell’organismo in generale (Amirante P.).
Come si mangia il frutto della passione?
Puoi consumare il frutto della passione così com’è oppure usarlo per preparare tantissimi dolci. Torte, sorbetti, budini, mousse e tutto ciò che ti suggerisce la fantasia. In tutti i casi donerà un sapore fresco e tropicale ai tuoi piatti. Qui trovi ad esempio la ricetta della panna cotta con gelè al frutto della passione, mentre in questo video trovi quella della torta genoise al Maracuja.
Questi piccoli frutti sono perfetti anche per insaporire piatti salati, qui ad esempio te ne avevamo già parlato come protagonista di una citronette per rivoluzionare insalate e altre ricette.
E noi come abbiamo usato i maracuja che abbiamo acquistato? Visto che ne avevamo una piccola quantità abbiamo deciso di preparare un frullato vegan, sano e vellutato. Il procedimento è semplicissimo. Basta inserire nel frullatore due banane tagliate, la polpa e i semi di due frutti della passione, il succo di un lime e 300 ml di acqua. Il risultato sarò denso e avrà un sapore dolce con chiare note tropicali. Da provare!