Vi sarà capitato di vederla: forse al tavolo di un ristorante fine dining, come decorazione di un piatto o ingrediente di un dolce, forse in fotografia o forse, per i più fortunati, nel cesto di un ortofrutta. La pineberry è una fragola bianca punteggiata di rosso. Guardandola è facile pensare che sia stata creata in laboratorio per il diletto di uno scienziato con la nostalgia degli anni Ottanta, in realtà le cose sono un po’ più complicate di così. Proviamo a capirci qualcosa. E sì, nel caso ve lo stiate chiedendo, il nome è una crasi di pineapple, ananas, e strawberry, fragola.
Pineberry: la pianta
La fragola-ananas è originaria del Sud America, o meglio è un ibrido di due specie dalle origini sudamericane, la Fragaria chiloensis e la Fragaria virginiana. Per molti anni la sua coltivazione venne abbandonata ed era sul punto di estinguersi finché nel 2003 alcuni coltivatori olandesi l’hanno ripresa in mano e ora viene coltivata in serra per quasi tutto l’anno. Curiosità: viene anche chiamata fragola albina, anche se in questo caso non è propriamente corretto, perché la fragola albina esiste ma ha quel colore a causa di un’anomalia genetica che ne ha modificato la pigmentazione.
La fragola bianca che sa di ananas
Ma allora perché la pineberry è bianca? I frutti delle fragole a cui siamo abituati sono verdi e con la maturazione diventano prima bianchi poi rossi. Ciò avviene a causa di una proteina, la Fragaria allergene A1, che è anche responsabile delle reazioni allergiche. La buona notizia quindi è che anche se siete allergici alla fragola potete mangiare la pineberry. Il sapore è quello di un ananas ma la consistenza quella di una fragola.