Chiudete gli occhi e immaginate un cesto di nespole. Di sicuro state visualizzando dei frutti di un colore tra il giallo ocra e l’arancione. Può essere che sulla superficie ci siano delle striature più scure, ma la buccia non è di certo marrone. Questo perché le nespole che conosciamo noi – anche se ormai trovarle non è così scontato – sono i frutti del nespolo del Giappone (il nome scientifico è Eriobotrya japonica) e non del nespolo europeo o germanico (Mespilus germanica), chiamato anche nespolo comune o nespolo nostrano per via della sua autoctonia.
Nespole Marroni Invernali vs Nespole gialle estive
La coltivazione del nespolo invernale è oramai circoscritta ad una manciata di comuni del Nord Italia, principalmente tra Lombardia, Piemonte e Friuli. L’introduzione del nespolo giapponese infatti, nel Settecento, ha di fatto soppiantato il nespolo europeo fino a farne un “frutto dimenticato”. All’opposto, il nespolo giapponese si è diffuso soprattutto nel centro-sud, Sicilia in primis. Il motivo di questa differenza? Il nespolo giapponese ha una maturazione primaverile, quello europeo invece invernale.
Tuttavia, al di là del nome, i due frutti hanno poco in comune. Vediamo le caratteristiche e il gusto del nespolo europeo, quello meno conosciuto.
Nespola d’inverno: stagionalità e gusto
Le nespole marroni invernali hanno una forma generalmente più piccola e tondeggiante (il diametro è tra i 2 e i 3 centimetri). Oltre che per il colore marroncino, si distinguono anche per una particolare spaccatura sul fondo.
La raccolta comincia di solito tra la fine di ottobre e l’inizio novembre. Bisogna staccarle dall’albero quando sono ancora acerbe e poi metterle a riposare coperte, un po’ come si fa con i kiwi. Con il trascorrere delle settimane, la loro consistenza si fa via via meno dura. Il gusto, da asprigno e astringente diventa più dolce grazie alla concentrazione degli zuccheri.
Il processo di “ammezzimento”, o maturazione, si conclude in 2-3 settimane circa. L’ambiente ideale deve essere fresco, asciutto e ventilato. I contadini le sistemavano dentro al granaio, in mezzo alla paglia. Avete mai sentito il proverbio “Con il tempo e con la paglia maturano le nespole”? Ecco, ha a che fare con questa usanza agricola. Insomma, le nespole invernali ci insegnano la pazienza, l’arte di saper aspettare. Ma anche con la consapevolezza che persino il gelo dell’inverno ha i suoi frutti da donarci.
Le Nespole marroni nella storia
Alimento magico e di buon auspicio, le nespole marroni erano già note agli antichi Romani, come ci confermano gli affreschi di Pompei e gli scritti di Plinio il Vecchio. Durante il Medioevo iniziarono ad essere utilizzate nelle preparazioni erboristiche grazie alle loro virtù antiossidanti, astringenti e antinfiammatorie. Ad onore del vero, va anche detto che non sono un frutto esattamente comodo da mangiare. Ognuna ha all’interno addirittura cinque noccioli e la quantità di polpa è minima (anche considerando che sono frutti mignon). Ma se non lo avete ancora fatto, vi consiglio assaggiarne una almeno una volta. Il loro sapore vi stupirà.
Come si mangiano le nespole d’inverno
Le nespole invernali sono dolci sì, ma non manca un retrogusto acidulo, molto piacevole. Il frutto al naturale non è facilissimo da trovare: provare al mercato, meglio se si tratta di un farmer’s market, o da un fruttivendolo specializzato.
Decisamente più reperibile è la confettura di nespole invernali. Basta fare una ricerca sul web. Volete provare a prepararla homemade? Ecco la ricetta del blog dei Fratelli ai Fornelli. Un consiglio per eliminare i semi e trattenere la polpa delle nespole comuni, è quello di passarle con uno schiacciapatate. Provare per credere!