Siamo sempre stati abituati a credere che i piatti famosi, importanti, quelli delle cene formali, quelli da dedicare agli ospiti, siano solo a base di pesce o carne. Ma addentrandoci nelle vicende della gastronomia, ci sono molte pietanze totalmente vegetariane, che hanno fatto la storia e sono diventate icone gastronomiche.
Piatti spesso semplici, diventati patrimonio del mondo, preparati con ingredienti facilmente reperibili e appartenenti al paniere alimentare di moltissimi Paesi. In alcuni casi, proprio questi piatti, hanno contributo a far entrare nelle abitudini di consumo prodotti alimentati prima percepiti come “esotici”.
Ispirato dal libro Quando un piatto fa la storia, edito da L’ippocampo e Phaidon, sono andato alla ricerca di cinque piatti vegetariani che hanno cambiato le sorti della nostra cucina.
Piatti vegetariani famosi: l’Avocado Toast
La storia dell’avocado toast è l’esempio di come un piatto che fa la storia e conquista il mondo, non è per forza frutto del genio creativo di uno chef colto e stellato, ma può anche essere una semplice soluzione per una caffetteria di città.
All’inizio degli anni ’90, in Australia, un giovane cuoco proprietario di un piccolo caffè si trova a dover ottimizzare il suo menu con lo scopo di guadagnare abbastanza per poter mantenere l’attività. Staff ridotto e necessità di piatti semplici, portano Bill Granger a ideare un piatto per la colazione che doveva essere di facile produzione e nutrizionalmente sano, per ammiccare alla clientela attenta alla prova costume.
Fette di avocado su pane a lievitazione naturale tostato, succo di lime, olio, spezie e coriandolo. Nasce il primo avocado toast che presto diventerà il simbolo di un’alimentazione attenta alla salute, conquistando i locali di tutto il pianeta e diventando il soggetto commestibile più presente su Instagram. In Italia, la moda dell’avocado toast ha fatto entrare, in modo molto determinato, l’avocado nella spesa quotidiana di tutti noi, rendendolo un ingrediente di uso piuttosto comune. Noi suggeriamo di utilizzare solo avocado locali, che nel nostro caso sono quelli siciliani.
Omelette
Uno di quei piatti che prepariamo per un brunch casalingo o quando il frigo piange e non restano che due uova. In realtà l’omelette nasce tra le mani di Annette Poulard, nella Francia di fine ‘800. La cuoca, nonché proprietaria di un albergo-ristorante, usava preparare pasti da viaggio per i pellegrini che si recavano a Mont-Saint-Michel, nei giorni di bassa marea. I piatti erano fatti sfruttando ingredienti semplici, come uova e burro salato di Normandia, ma era la tecnica che trasformava in omelette quelle che avrebbero potuto essere semplici frittate. Uova sbattute almeno cinque minuti e cotte in pesanti padelle di rame, imburrate.
Il risultato all’epoca era unico e noto a tutti, in Francia. Al punto che Annette Poulard è stata definita una Mère, un titolo che la Francia attribuisce alle donne che hanno costruito parte della cultura gastronomica del Paese. Siamo abituati a vedere le uova come ingredienti semplici ma preparazioni, come omelette e uova in camicia preparati alla perfezione, sono sfidanti anche per cuochi abili.
Patate soffiate
Un piatto che fa la storia, grazie a un ritardo a cena! Siamo sempre nella Francia del 1800, nel periodo in cui, a Parigi, non era insolito preparare cene per re e regine. Lo chef Jean-Loius-François Collinet viene incaricato di cucinare per la regina Maria Amelia, sposa del re di Francia, Luigi Filippo. Durante la preparazione della cena, mentre delle fette di patate friggono in olio caldo, lo chef viene avvisato di un ritardo della regina e si appresta quindi a ritirare dal fuoco le patate.
Quando le rimise a cuocere, in olio bollente, vide il formarsi di bolle d’aria sotto la crosta delle patate che le trasformava in fette friabili, morbide e croccanti. Se le patatine fritte sono un successo indiscutibile, non è strano pensare al clamore che hanno raccolto le patate soffiate. Chef Collinet aveva già conquistato la fama per aver inventato la salsa bernese ma con questa ricetta, fece la fortuna anche dei suoi collaboratori.
Cavolfiore interno al forno
Per buona parte della storia gastronomica, le verdure hanno ricoperto un ruolo a margine delle tavole importanti. Carne e pesce sono stati, per molto tempo, i piatti principali da esibire lasciando ai vegetali il compito di attore non protagonista. Con gli anni 2000, diversi chef hanno spostato al centro della scena le verdure, facendoci scoprire la complessità di questi ingredienti.
A portare letteralmente la verdura al centro del piatto di un ristorante, ci penserà nel 2006, Eyal Shani, lo chef israeliano che si lascio ispirare una ricetta direttamente dalla cucina tradizionale ebraica: un cavolfiore lessato, poi oliato e lasciato arrostire in forno finché non diventa dolce e dorato. Il successo del cavolfiore intero arrosto, tanto semplice quanto buono, farà il giro del mondo riposizionando il valore delle verdure che diventano portata principale di cene formali e anche casalinghe. Se oggi non ci sentiamo più in obbligo di presentare l’arrosto a tavola, forse è un po’ merito di chef visionari come Eyal Shani e del suo cavolfiore.
Il piatto vegetariano famoso per eccellenza: la Pizza Margherita
Ed è così: il piatto più famoso nel mondo, amato e che più di altri ha fatto la storia, è vegetariano e anche italiano! Non poteva mancare la pizza nella wall of fame dei piatti che hanno fatto la storia. E i motivi sono tanti: dalla semplicità degli ingredienti al genio della ricetta e, ovviamente, la sua bontà inaudita. La pizza Margherita nasce nel 1889, ideata alla Pizzeria di Pietro e basta così, da Raffaele Esposito come tributo alla Regina Margherita di Savoia. Fatta per essere un elogio alla Campania ma anche un simbolo italiano con i suoi ingredienti che richiamano il tricolore. A farla diventare famosa in tutto il mondo, saranno poi gli italiani migranti di inizio ‘900. Da quel momento la pizza margherita viaggia nelle capitali del pianeta, conoscendo migliaia di rivisitazioni, magari non sempre fatte benissimo. Molti Paesi vivono la pizza come un piatto nazionale ma no, è tutto genio vegetariano italiano!
Se avete voglia di scoprire altre ricette vegetariane e non che hanno fatto la storia, scopritele nel libro con 240 ricette raccontate dai personaggi illustri del mondo gastronomico internazionale e arricchite da bellissime illustrazioni.
