Questa è una bella storia, di quelle che iniziano con il c’era una volta e terminano con il lieto fine. Per raccontarla bisogna riavvolgere il nastro del tempo di oltre un secolo, intorno ai primi del Novecento. La vicenda si svolge a Firenze, nel cuore del centro storico, tra le piante e gli alberi dell’incantevole giardino della famiglia Torrini, che oggi è diventato l’Orto San Frediano. La prima garden kitchen cittadina.
La casa-vivaio
Il grande spazio verde, in tutto 3.500 metri quadrati, sale da via Pisana verso la parallela via della Fonderia, sulla riva sinistra dell’Arno. Mario Torrini, classe 1904, acquista la proprietà nel 1946 per farne una casa-vivaio. Diplomato “giardiniere e fioraio del Regno d’Italia”, vuole specializzarsi nella produzione delle piante grasse, che per l’epoca erano una novità assoluta. Costruisce così quattro grandi serre riscaldate, si procura i semi giusti e fonda la società “Torrini Mario Cactee e Piante Grasse”. Il successo arriva subito. Mario vince numerosi premi e stringe contatti con i maggiori vivaisti dello Stivale. Il vivaio Torrini resta un punto di riferimento prezioso fino agli anni Ottanta; poi Mario decide di vendere la sua collezione di piante, tenendo per sé solo alcuni esemplari. Il giardino si trasforma così in uno spazio privato di famiglia, conservando l’uliveto ottocentesco e l’antica vite che si arrampica lungo la facciata interna dell’edificio.
Il progetto Orto San Frediano
Si arriva così fino ai giorni nostri e all’incontro tra due donne. La figlia di Mario, Gabriella Torrini, e la chef Enrica della Martira (famosa per la sua partecipazione a Masterchef Italia 2014, dove si era classificata terza). Insieme decidono di dare nuova vita al giardino, approntando un’offerta gastronomico-formativa originale e di qualità: Orto San Frediano è bistrot di cucina “casalinga”, ma anche esperienza garden-to-table e scuola di cucina immersa nel verde. «Sono cresciuta in questo giardino, osservando mio padre e ammirando la sua appassionata attività di vivaista», ci racconta Gabriella Torrini. «Una volta diventata grande, mi sono resa conto di come questo luogo, che per me ha un enorme valore affettivo, possegga anche un peso storico e paesaggistico per la città di Firenze. La mia famiglia in questi decenni ha deciso di proteggerlo, mantenendolo integro e declinando ogni richiesta di cessione». L’Orto San Frediano segna un nuovo capitolo, pur in continuità con il passato. «E permette al giardino di mantenere intatta la sua vocazione alla coltivazione, che è ciò che mio padre desiderava».
La chef Enrica della Martira
Alla guida della garden kitchen c’è la chef Enrica della Martira, che ha partecipato attivamente alla creazione del format. Fiorentina, con una laurea in Economia alla Bocconi e una specializzazione in Management e design della moda, nel 2008 Enrica ha capito che il lavoro nello showroom di famiglia le stava stretto. Così ha deciso di cambiare vita per dedicarsi alla sua passione per la cucina, diventando consulente per i ristoranti e chef di catering, oltre che volto tv del canale Food Network. «Il progetto di Orto San Frediano è nato nei mesi del lockdown. In questo periodo difficile, abbiamo sentito la necessità di fare impresa in modo diverso, dinamico, sostenibile, capace di anticipare i nuovi trend e di rivolgersi a una pluralità di target», spiega la chef. «Lo spazio è stato concepito come una realtà polivalente e in continuo divenire, aperta alle contaminazioni».
Sostenibilità e km zero
Ai fornelli c’è spazio per la tradizione, ma anche per la ricerca e la cucina contemporanea. I grandi classici (a partire da quelli toscani come la pappa al pomodoro e la ribollita) vengono rivisitati proponendo nuovi abbinamenti degli ingredienti che privilegiano la freschezza e la genuinità delle materie prime. Il punto di partenza è ovviamente la terra con i suoi prodotti. «Finalmente realizzo il sogno di avere a disposizione un grande orto da coltivare e posso mettere in padella le verdure appena colte! I menu vengono disegnati in base alla stagionalità e al chilometro zero. Questo vale sia per il servizio di catering e di private dining sia per la scuola di cucina». Dopo una fase di rodaggio (la garden kitchen è stata inaugurata ufficialmente lo scorso 23 settembre) Orto San Frediano proporrà anche il delivery.