È di nuovo quel momento dell’anno. Quotidiani, riviste, magazine, social media, tutti sembrano dirci una cosa sola: dovete dimagrire. Dovete “mettervi in forma” – quel pernicioso concetto oltremodo generico che tutti però ripetono acriticamente. Giornalisti che fino all’altro giorno scrivevano di diritto civile si improvvisano dietologi, intervistano sedicenti esperti, fanno titoli sensazionalisti su “l’ultima dieta miracolosa che vi farà perdere tot kg in tot giorni” e hanno pure il coraggio di accostare questi articoli ad altri in cui si chiedono il perché dell’aumento di DCA (disturbi del comportamento alimentare) tra i giovani.
Ecco alcune semplici regole per affrontare a cuor leggero la lettura del vostro giornale preferito senza avere subitola tentazione di comprare quell’integratore per la cellulite (spoiler alert: non è una malattia) o intraprendere il digiuno intermittente per aumentare la massa muscolare.
Le diete delle persone famose
Questo è uno dei cavalli di battaglia del giornalismo nostrano. Si prende una persona famosa e, del tutto arbitrariamente, si afferma di conoscere il “segreto” del suo dimagrimento o del suo “mantenere la linea”. Quasi sempre è una dieta bislacca, come bere solo green juices per un giorno a settimana, o mangiare carboidrati soltanto quando la luna piena cade di mercoledì, e quasi sempre è completamente falsa. Il segreto, se tale si può definire, di corpi famosi che rispecchiano completamente i canoni estetici odierni, sono personal trainer, un’alimentazione personalizzata, operazioni chirurgiche, un sacco di soldi e un sacco di tempo per dedicarsi alla forma fisica e Photoshop.
Anche se non la chiami dieta…
… è dieta. Alimentazione funzionale o stile di vita sono sinonimi di dieta. E anche se la dieta di cui state leggendo è molto lontana dallo stereotipo di “dieta” e non vi prescrive gallette di riso o yogurt magro, bensì si proclama keto-veg (esiste davvero, ho controllato) e si basa su assunzioni bislacche come l’eliminazione degli alimenti contenenti muco (ahimè, anche questa esiste davvero), se funziona, ovvero se vi fa perdere peso, è per un semplice motivo: porta a un deficit calorico. L’eccezione che conferma la regola è il libro L’Anti-dieta di Silvia Goggi di cui consigliamo caldamente la lettura anche per smontare tutti questi falsi miti sull’alimentazione. Consigliato anche Inizio Lunedì di Sara Olivieri.
Gli “esperti”
Spesso questi articoli si avvalgono della consulenza di nutrizionisti, dietisti o, nella peggiore delle ipotesi, personal trainer o fisioterapisti o health coach e altre persone non titolate a dare consigli sull’alimentazione. La diet culture in cui viviamo immersi è un business, un carrozzone su cui sempre più persone non vedono l’ora di saltare, senza curarsi di chi sarà la persona che legge le sue parole o segue i suoi post su Instagram. Un vero esperto sa che ogni persona è diversa dall’altra e quando si parla di dieta non esiste un “one size fits all”. Un vero esperto conosce l’importanza di un’alimentazione varia e completa, sì, ma sa che questo è ben diverso dal voler a tutti i costi corrispondere a standard estetici imposti dalla società, e conosce bene i rischi insiti in un approccio rigido al cibo, che spesso sfocia in ossessione con problemi sia fisici che mentali. Tra gli esperti che ci piacciono, oltre alle autrici dei libri sopracitati, segnaliamo Edoardo Mocini e Natascia dell’Agli che si occupa di alimentazione vegana.
L’ananas salverà il mondo
Ma anche no. Ve lo ricordate quando si diceva che l’ananas a fine pasto faceva bruciare i pasti? O che le bacche di Goji erano un elisir di lunga vita? Ogni stagione porta con sé il suo trend salutista e il suo cibo magico, solitamente il più possibile strano ed “esotico”, che viene osannato e celebrato per le sue proprietà straordinarie, come se un singolo alimento potesse cambiare le sorti del mondo. Ovviamente non è così. Non basterà un frullato quotidiano a base di spirulina a rendere bilanciata la vostra alimentazione e a compensare eventuali squilibri o carenze.
Il detox non esiste
Punto. Non credo che sia necessario un ulteriore approfondimento.