Un cognome impegnativo, che ha saputo gestire con intelligenza grazie alla sua personalità solare e a una profonda passione per la cucina. Chiara Canzian, figlia dello storico bassista dei Pooh Red Canzian, è tra i food influencer italiani più seguiti, soprattutto da chi come lei ha scelto di abbracciare un’alimentazione green e vegetariana.
Se l’amore per il cibo risale all’infanzia, l’impegno professionale comincia esattamente dieci anni fa.
Nel 2009 Chiara avvia una collaborazione con vari ristoranti di Milano curando menu vegetariani e vegani. Il 2014 segna l’apertura del suo primo ristorante, il Buns Gourmet Burger di Verona, specializzato in hamburger senza carne. Da ricordare anche l’attività come docente della scuola COOKiamo, alternando corsi di cucina veg e tradizionale italiana.
Ma l’anno più importante è il 2017 quando lancia il suo blog e pubblica il libro Sano Vegano Italiano, best seller di storie e ricette scritto a quattro mani con suo padre Red.
«Papà, che nel 2009 è diventato vegano, si è occupato della prima parte narrativa dedicata all’etica vegana, mentre io mi sono concentrata sulle ricette, sviluppando 50 preparazioni ispirate in parte alla tradizione italiana e in parte “inventate” da me. Durante il tour di presentazione sono entrata nelle cucine di più di 40 ristoranti in tutta Italia e ho cucinato in collaborazione delle brigate residenti, imparando davvero tanto», spiega Chiara.
A febbraio, invece, è uscito in libreria Radici, romanzo firmato da lei e suo marito Sandro Cisolla.
«Il volume racconta la storia di Camilla, una ragazza alla ricerca di se stessa, che durante un viaggio dal Veneto al Sud-est asiatico comprende la sua vocazione per la cucina. Attraverso luoghi, incontri e sapori lontani, Camilla scopre le proprie “radici”. Questo romanzo è al tempo stesso un libro di cucina: le esperienze di viaggio della protagonista, i cibi che assaggia e prepara, si trasformano in gustose ricette vegetariane illustrate».
L’alimentazione di Chiara Canzian è prevalentemente plant based.
«Frutta e verdura sono importantissime, imprescindibili. In aggiunta mangio legumi, cereali, latticini e uova». Un’idea di cucina che implica il rispetto per la natura e per gli esseri viventi che la popolano. «Il mio motto è: mangiare qualcosa, non qualcuno. Non sono ancora vegana perché, per quanto lo concepisca come un passo naturale dopo la mia scelta vegetariana, si tratta di un percorso in divenire e ogni passo va compiuto con coscienza».
Dopo alcuni anni a Milano, oggi Chiara vive a Treviso. Come avviene la scelta di frutta e verdura?
«Prediligo prodotti di piccole aziende locali perché mi piace essere sicura di quello che mangio. Gli ingredienti più buoni e sani non possono trovarsi in altro luogo se non in quello che li origina. Inoltre, vado spesso al mercato cittadino dove posso trovare delle valide alternative».
Un altro pilastro è rappresentato dalla stagionalità.
Non a caso nel suo blog le ricette sono divise in quattro sezioni: primavera, estate, autunno e inverno. «Mi piacciono tutti i tipi di frutta e verdura, ma l’autunno è il mio periodo preferito: amo preparare la zucca, i funghi e vegetali dai sapori dolci come la barbabietola per creare accostamenti agrodolci e particolari». Il luogo comune associa la tavola veg a piatti sciapi e poco saporiti, ma è vero esattamente il contrario. «Il cibo vegano e vegetariano, se cucinato con passione e ricerca, riflette la scoperta di un gusto nuovo, deciso e sorprendente».
Come cucini frutta e verdura?
«La frutta entra soprattutto nei dolci e nelle marmellate homemade, ogni tanto la inserisco in qualche preparazione al forno. Ad esempio, se devo cucinare dei tuberi al forno, aggiungo delle castagne in autunno o la pesca e le prugne in estate. Mi piace la cottura al forno perché, una volta impostati timer e temperatura, posso dedicarmi ad altro. È molto comoda e al tempo stesso garantisce sempre ottimi risultati!».
Qualche tuo piatto da consigliarci?
«Sicuramente l’insalata gustosa che trovate sul mio blog, composta da verdura e legumi come i ceci, gli spinaci e le carote. Ma posso citare anche il gaspacho verde: zuppa di cetriolo con pesche grigliate». Da provare assolutamente il questi mesi la zuppa di verze, le chips di buccia di zucca e la cheesecake con porcini e patate.
Qualche assaggio memorabile?
«Non è un piatto che ho mangiato recentemente, ma mi è rimasto molto impresso. Si tratta di un piatto del Ristorante La Peca, due stelle Michelin a Lonigo, nel Vicentino: delle tagliatelle a base di piselli freschi, in cui anche la pasta viene fatta con i piselli e nel piatto sono usate tutte le parti del pisello, compresi i germogli. Semplicemente buonissimo: sapeva di primavera al 100%».